I am having a bit of a strange post-modern moment here.

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                                                                                                                                                   Amanda Price in ''Lost in Austen''

novembre 10, 2012

Miss Jane Austen’s Guide to Modern Life’s Dilemmas

Copertina del libro di Rebecca Smith, facilmente trovabile su Amazon (qui)

Ne avete già sentito parlare? Per chi, come me, è un'accanita ammiratrice della Zia Jane e sfrutta la tecnologia soprattutto per fare delle grandi 'scorpacciate di notizie' austeniane, avrà sicuramente letto qualcosa in giro per il web. 
Per chi invece non avesse mai sentito nominare prima questo titolo, oggi introdurrò proprio questo argomento - insieme alla mia fedele tazza di tè, of course. Questa guida ai drammi della vita moderna è stata scritta da una fedelissima janeite - proprio come noi - che forse ha un legame ancora più stretto con la nostra cara beniamina: Rebecca Smith infatti, l'autrice del libro, è una diretta parente (pro-nipote) di Jane Austen! Non solo: Rebecca ha vissuto per qualche tempo a Chawton, collaborandovi come 'Writer in residence' [*posizione che qui non esiste] proprio nella Jane Austen's House Museum
Qualche giorno fa, spulciando nel web, ho trovato un articolo interessante e davvero simpatico scritto proprio da lei per presentare un pò il suo libro. Mi è allora venuto in mente di renderlo (un pò per esercitarmi con i miei studi universitari di lingue e un pò per maniacalità austeniana) più accessibile a tutti gli ammiratori italiani di Jane, sopratutto a chi non mastica molto la lingua. E' per questo che mi dilungo il meno possibile per lasciare spazio direttamente a questo articolo. Quindi vi saluto già da ora e approfitto anch'io per rileggerlo di nuovo.
Volevo solo ringraziare Rebecca per la sua piena disponibilità e la sua cortesia: è stata carinissima nel darmi l'ok per la traduzione del suo articolo, è stata disposta a mandarmi foto e a fornirmi tutti i dati utili per questo post. So, once again, thank you Rebecca for your kindness and your willingness! And I apologize if I forgotten to write something (if that is so, just let me know). Cheers.
Ed ecco a voi l'articolo (qui trovate l'originale).

"Durante la mia permanenza alla Casa Museo della mia pro,pro,pro,pro,pro-zia Jane Austen (a Chawton, Inghilterra) come Writer in Residence, mi sono a volte fatta credere un'assistente così da poter chiacchierare con i visitatori. Ricordo una coppia che passeggiava mano nella mano e, quando è andata via, i due han lasciato scritto sul quaderno dei visitatori che si erano appena fidanzati. C'erano gruppi scolastici di bambini e pellegrini da ogni parte del mondo (alcuni con i costumi dell'epoca). Frammenti di conversazione sono rimasti impressi nella mia memoria.


Ecco Rebecca nella Casa Museo di Jane Austen. Foto di © Isabel Snowden
''Di sicuro,'' ha detto una donna con un elegante impermeabile blu scuro, ''sappiamo a malapena qualcosa riguardo Jane Austen. E' praticamente invisibile. Non ci sono diari - abbiamo veramente poche informazioni accurate."
E' vero che non ci sono diari, ma abbiamo le lettere, ricordi di alcuni membri della famiglia, e ancora più importante, abbiamo i romanzi di Jane e gli juvenilia. Jane dava spesso consigli ai suoi nipoti, sulla scrittura e sugli affari di cuore, e io ho cercato di catturare lo spirito della sua saggezza pratica nel mio libro, Guida ai drammi della vita moderna di Jane Austen (Miss Jane Austen's Guide to Modern Life's Dilemmas).
Jane avvertì i suoi corrispondenti di non dipendere solamente dai suoi consigli, bensì di fidarsi del loro stesso buon discernimento. Ma era ben lontana dall'immaginare che due secoli dopo le persone avrebbero cercato una guida nei suoi romanzi e nelle sue lettere. Lo scopo del mio libro è quello di dare consigli basati sui principi con i quali un'eroina austeniana deve imparare a vivere. Ho usato le lettere, i romanzi di Jane, e ciò che sappiamo della sua vita, per suggerire cosa avrebbe fatto lei stessa in ogni situazione. I problemi presenti nel mio libro sono tutti reali e suggeriti da amici, familiari e dai miei studenti dell'Università di Southampton. La stessa Jane dovette affrontare molti spinosi grattacapi. Decise che non era il caso di mettere a capo di Pemberley un Mr. Rushworth o un Mr. Collins invece di Mr. Darcy. Qui di seguito ci sono nove lezioni 'amorose' come pensate da Jane Austen. 
1/10 - Procedi con cautela: Le prime impressioni sono spesso sbagliate. Elizabeth Bennet fu inizialmente ammaliata da quel mascalzone di Wickham, e ''non aveva sentimenti molto cordiali verso'' Mr. Darcy. L'infelice matrimonio dei suoi genitori fu la conseguenza dell'attrazione di suo padre dall ''gioventù e dalla bellezza, e da quella parvenza di giovialità prodotta generalmente da gioventù e bellezza'' della madre. In Ragione e Sentimento, Marianne Dashwood perse la testa per Willoughby, ma trovò la vera felicità con il Colonello Brandon che ella aveva inizialmente scartato come ''un vecchio scapolone''. Puoi risparmiarti molti struggimenti per amore non giudicando dalle apparenze o non credendo istantaneamente a ciò che le persone dicono di essere.
2/10 - Non accontentarti: Maria Bertram in Mansfield Park accetta la proposta di Mr. Rushworth perchè è ricco e questa sembra essere l'unica prospettiva al suo orizzonte. Grande errore. Se avesse aspettato avrebbe potuto trovare la felicità. Invece si ritrovò a divorziare, in disgrazia e condannata a vivere con la terribile zia Norris. Similmente, Elizabet Bennet resta sconcertata quando la sua migliore amica, Charlotte, acconsente a sposare Mr. Collins. Lizzy va a fare visita agli sposini e osserva che ''la casa, le cure domestiche, la parrocchia e il pollaio... non avevano ancora perso il loro fascino'' per Charlotte (notare il 'non ancora'). Jane Austen stessa respinse il suo goffo pretendente, Harris Bigg-Wither, che le avrebbe dato una bellissima casa e sicurezza finanziaria. E' meglio rimanere single e in cerca di fortuna che essere una moglie infelice.
3/10 - Gli amori veri resistono: Se pensi di aver trovato la persona giusta ma che sia il momento ad essere sbagliato, non rinunciare. Il vero amore è paziente e sopravvivrà alla distanza e alle difficoltà. Anne Elliot, in Persuasione, rifiuta Frederick Wentworth perchè non sapeva quando avrebbero potuto sposarsi - rischiò così di perderlo per sempre. In Ragione e sentimento, l'amore di Elionor Dashwood per Edward Ferrars resiste fino a quando lui è libero di sposarla. La stessa sorella di Jane, Cassandra, si fidanzò con Tom Fowle, nonostante non potessero permettersi di sistemarsi. Ma quando egli diventò il cappellano di una nave, intenzionato a guadagnare abbastanza per mantenere una moglie, morì in un viaggio ai Caraibi, di febbre gialla. Avrebbe dovuto Cassandra impegnarsi con lui? Assolutamente si.
4/10 - Non essere invadente, ma non essere nemmeno timido: Un eroe o eroina non andranno troppo velocemente. Catherine Morland, in Northanger Abbey, è aperta e amichevole, e Henry Tinley si innamora di lei. Chaterine non gioca e non si butta tra le sue braccia. Chiunque voglia sposarsi dovrebbe scappare un miglio da Isabella Thorpe, la falsa amica di Catherine, che non faceva altro che andare dietro agli uomini di Bath. Ma era tuttaltro che timida. Jane Bennet ha quasi perso Mr. Bingley a causa della sua troppa riservatezza. Lui ha poi scoperto che i sentimenti di Jane non erano tiepidi come poteva sembrare. Similmente, devi essere sicuro di mostrare ciò che Mr. Darcy chiama ''sintomi di un riguardo particolare''. Non imbarazzarti o fare la parte di un attore, ma assicurati che lui o lei possano vedere che ci tieni davvero.
5/10 - Le differenze d'età non contano: Talvolta un eroe e un'eroina hanno più o meno la stessa età, ma Jane sapeva che matrimoni felici possono nascere anche da delle unioni improbabili. Il suo stesso fratello, Henry, e la sua affascinante cugina francese, Eliza de Feuillide, ne furono un eccellente esempio. Era il secondo matrimonio per Eliza, il cui primo marito venne ghigliottinato, ed aveva dieci anni più di Henry. In Ragione e sentimento, Marianne Dashwood scarta il Colonnello Brandon perchè ha parlato di panciotti di flanella, che sono "invariabilmente collegati a dolori, crampi, reumatismi, e a tutti i malanni che affliggono i vecchi e i deboli", ma in seguito si innamora di lui. Emma, nel frattempo, perde il suo cuore per Mr. Knightley, che è grossomodo 17 anni più vecchio di lei. 
6/10 - Non è ciò che guida.. : Non guardare solamente la 'carrozza'; guarda il modo in cui è guidata. Il rozzo John Thorpe guida un calesse. Willoughby è ricco quanto John Thorpe, ma guida un calessino. Comunque, entrambi guidano a massima velocità e mettono a rischio la vita e la reputazione delle loro accompagnatrici. Dall'altra parte dello spettro, abbiamo Mr. Knightley, che usa la sua carrozza per aiutare i vicini. Poi c'è Henry Tinley, l'autista perfetto. Catherine Morland trova che "viaggiare con lui, dopo aver ballato con lui, era di certo la felicità più grande del mondo".
7/10 - Non indossare il viola a meno che.. : Non sforzarti troppo di piacere al sesso opposto. Non indossare il viola a meno che non ti stia bene. L'orribile Isabella Thorpe di Northanger Abbey scrive a Catherine Morland, rivelandole la sua determinazione nell'acchiappare un marito: "Ora mi vesto solo di viola: so che ci sto malissimo, ma non importa - è il colore preferito dal tuo caro fratello." Nello stesso romanzo, Jane ci dice che "sarebbe umiliante per i sentimenti di molte signore, se fossero in grado di capire quanto poco il cuore di un uomo sia colpito da ciò che è nuovo o costoso nel loro abbigliamento."
8/10 - Ama me, ama mio padre: I romanzi di Jane Austen sono pieni di parentele imbarazzanti, ma la lezione è che un eroe o eroina, per quanto possa essere la tua famiglia spaventosa, ti amerà comunque. Mr. Darcy dimostra a se stesso di essere devoto ad Elizabeth Bennet quando interviene per soccorrere Lydia. E' cortese nei confronti della madre di Lizzie e tollera suo padre, il quale ''adorava andare a Pemberley, specialmente quando meno lo si aspettava.'' L'amore del Capitano Wentworth per Anne Elliot in Persuasione significherà per lui il dover sopportare di avere Sir Walter come suocero. E in Ragione e Sentimento, Elionor Dashwood dovrà tollerare l'orribile famiglia Ferrars per amore di Edward.
9/10 - Avrai sempre I misteri di Udolpho: Jane Austen sapeva che la felicità non sarebbe dipesa dallo sposare un eroe. Sapeva com'era innamorarsi, ma i rapporti più importanti e che ebbe furono con sua sorella, con delle amiche e con alcuni nipoti e fratelli. Jane amava la vita. Non importava cosa stesse facendo - scrivere, visitare Londra, nuotare nel mare, passeggiare in campagna.. Non lasciò che la ricerca dell'amore dominasse la sua esitenza, e così le sue eroine. In Northanger Abbey, Catherine Morland non si lasciò persuadere a struggersi per un uomo che non avrebbe mai potuto reincontrare - aveva un buon libro: "Non pretendo di dire che non mi sia piaciuto moltissimo; ma finché avrò Udolpho da leggere, sento che nessuno potrà rendermi infelice.""

Link utili:
- l'articolo originale è stato preso da: http://www.huffingtonpost.com/rebecca-m-smith/jane-austen-love-book_b_2010907.html#slide=1677334
- Jane Austen's House Museum: http://www.jane-austens-house-museum.org.uk/
- il libro di Rebecca Smith su Amazon: http://www.amazon.com/Austens-Guide-Modern-Lifes-Dilemmas/dp/0399160612

2 commenti:

  1. Carissima, grazie per questa chiacchierata e per l'articolo!
    Avevo notato Rebecca qualche tempo fa consultando il sito del JA's House Museum di Chawton ed ho sentito parlare id questo libro, che ovviamente mi incuriosisce molto. Per noi Janeite, la cara Zia è sempre fonte di ispirazione e riflessione, una vera maestra di vita.

    Durante la mia visita al cottage, è vero, ho notato che tutti noi visitatori eravamo trascinati, emozionati, credo che tutti ci aspettassimo di vederla spuntare da dietro una porta e di certo l'avremmo subissata di ringraziamenti, domande, dimostrazioni di affetto...

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  2. Grazie per aver tradotto l'articolo E' stata una lettura interessante! :)
    Non ho capito però una cosa... cos'è un "Writer in Residence"?

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